Gay & Bisex
L'amico di mio figlio

17.06.2021 |
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"Era un pomeriggio estivo , mio figlio era fuori per il fine settimana e mia moglie sarebbe rientrata molto tardi a causa di un turno di lavoro pomeridiano , ..."
Era un pomeriggio estivo , mio figlio era fuori per il fine settimana e mia moglie sarebbe rientrata molto tardi a causa di un turno di lavoro pomeridiano , così mi sono collegato al sito per soddisfare le mie voglie vouyerisiche , da giovane ho avuto esperienze bisex , mai più ripetute però con ottimi ricordi , così quando so di essere solo mi collego al sito e guardo i video amatoriali fra uomini , mi piace masturbarmi e immaginarmi fra i protagonisti quindi per stare comodo indossavo una t-shirt e basta .Mi stavo gustando una scena piccante quando qualcuno ha suonato alla porta , quello che mi scocciava di più era che probabilmente qualcuno aveva lasciato il portoncino sotto aperto , quindi chi suonava era dietro alla porta sentendo suonare avevo fatto rumore con la sedia per cui non potevo far finta di niente.
Da dietro la porta ho chiesto chi era cercando di sbrigarmela così ma – buongiorno signor Gianni sono Matteo l’amico di Marco – e io di rimando – ciao Marco non c’è – e lui – si lo so ma mi ha detto di passare a prendere della roba che lui non usa più – in quel momento mi è venuto un flash , infatti mio figlio mi aveva avvertito che lasciava della roba per un suo amico e che questi sarebbe passato a ritirarla ma non avendomi detto quando mi era completamente passato di mente – si hai ragione un attimo e ti apro –
Preso al volo un paio di pantaloncini sperando che non si notasse il pisello che nonostante tutto era un po’ barzotto ho aperto , il giovanotto era un po’ mortificato – mi scusi il disturbo signor Gianni stava dormendo? e che Marco mi aveva detto di passare visto che sapeva che in casa c’era qualcuno – ormai era lì così ho cambiato atteggiamento – ma dai non preoccuparti anzi dammi del tu che mi fai sentire vecchio – e lui – ma cosa dice ehm dici non mi sembri affatto vecchio –
Era vero i miei cinquantacinque anni li portavo splendidamente – vieni andiamo in camera di Marco e vediamo – infatti c’era un sacchetto con della roba dentro , erano costumi da bagno , mio figlio era dimagrito molto , mentre il suo amico era un po’ più rotondetto , mentre li guardava mi ha chiesto se poteva provarseli al volo un momento così avrebbe preso quelli che gli stavano meglio senza dover tornare a restituire gli altri ho annuito dicendo che sarei andato di là a bere qualcosa di fresco per lasciarlo solo .
Mentre mi versavo la tonica ho pensato che non gli avevo neanche chiesto se voleva bere qualcosa , così da dietro la porta socchiusa gli ho detto se gradiva l’acqua tonica , la gradiva, mentre parlavo lo sguardo è finito nello spiraglio della porta e uno specchio mi rimandava l’immagine di Matteo che si stava abbassando i jeans e mutande mettendo in mostra un pisello niente male , mi sono bloccato l’istinto era quello di godermi ancora un po’ lo spettacolo magari toccandomi ma la paura di essere scoperto era tantissima l’erezione stava aumentando,ho indugiato un po’ ma poi avevo già i battiti del cuore aumentati e stavo perdendo di vista il fatto che comunque quello era un amico di mio figlio decisi di calmarmi e andare di là a prendere da bere .
Tornato in cucina per calmarmi non riuscivo a togliermi dal pensiero l’immagine di quel pisello non molto lungo ma bello venoso e non circonciso , al contrario di me , era già stato comunque un bel diversivo più emozionante che stare davanti al computer , ritornando verso la camera con i bicchieri , mi son avvicinato piano per vedere se si stava ancora cambiando ma dallo spiraglio lo vedevo con il costume , poi si rimirava nello specchio quindi non potevo rischiare così ho chiesto ad alta voce se potevo entrare.
Lui mi ha detto che potevo entrare anzi – scusa Gianni sono un po’ imbarazzato ma volevo un tuo parere su questo costume , così dicendo si è sfilato quello che indossava e ne ha preso un altro , chiaramente lo sguardo mi è andato subito sul suo pisello che mi è sembrato un po’ più corposo di prima e tanto è bastato per farmi aumentare i battiti e non solo , ha subito indossato un altro costume , questo però non tipo boxer ma a slip , gli andava un po’ stretto e non lasciava niente al immaginazione , anzi devo dire che mi eccitava ancora di più – vedi Gianni trovo che sia un colore troppo chiaro ho paura che bagnandolo diventi trasparente – in effetti era giallino solo che mentre lo diceva si guardava e con la mano se lo allisciava facendolo sembrare ancora più grosso , sgranavo gli occhi per memorizzare quelle immagini a cui mi sarei dedicato dopo , il mio uccello invece ormai si era drizzato per bene , da seduto su una poltroncina cercavo di mascherare l’erezione tenendo le braccia conserte ma avevo indosso solo un paio di pantaloncini leggeri senza niente sotto .
Gli ho risposto che comunque al di la del colore mi sembrava che fosse anche un po’ strettino e girandomi per uscire gli ho detto che l’avrei lasciato solo a rivestirsi , prima che mi alzassi , mi ha spiazzato completamente – se stai di qua mi vedi meglio invece di spiarmi dallo spiraglio della porta – sono diventato di tutti i colori ho provato ad abbozzare una risposta ma lui quasi non mi ha dato il tempo di replicare – ti ho visto prima e adesso vedo anche che hai il cazzo duro che porco ti piacciono i ragazzi eh – non sapevo più che dire , che fare stavo morendo di vergogna , lui tranquillamente si è abbassato lo slip e ha preso a scappellarlo lentamente , ormai anche lui ce l’aveva quasi duro , non come il mio che pareva di ferro .
Mi si è messo davanti e continuando a toccarsi – mmm ti piacerebbe magari toccarlo e porco..si eh se ti spogli nudo te lo faccio toccare – ero quasi ipnotizzato da quel cazzo e soggiogato dalla sua autorevolezza quindi quasi senza pensare ho sfilato la maglietta e lui senza darmi il tempo – dai anche i pantaloncini porco tanto lo vedo che sei eccitato – ho tolto i pantaloncini rimanendo nudo e con il cazzo duro davanti a lui che si toccava lentamente .
Ero in un limbo – sei davvero un porco depravato e va bene dai toccami il cazzo – non aspettavo altro l’ho preso con una mano mentre con l’altra stavo tentando di toccarmi ma lui mi ha redarguito subito – voglio che mi accarezzi con tutte due le mani il cazzo, le palle, il culo toccami porco mi stai eccitando – per me era un supplizio non potermi toccare però godevo del suo corpo fino quasi ad avvicinare il viso alle sue palle ma lui prontamente deciso con dei buffetti sul viso mi bloccava – ma dai vorresti prenderlo in bocca …sei una troia allora , quanto ti piace il mio cazzo porco voglio sentirtelo dire – non credevo di arrivare a tanto ma ho fatto ciò che mi diceva – si mi piace il tuo cazzo e – ma le parole un po’ dalla vergogna e un po’ dall’emozione mi morivano in gola .
Lui mi spronava a continuare – e va bene adesso puoi toccarti ma devi dire bene che sei una troia e vuoi succhiarmi il cazzo – nel sentire così ho subito preso a toccarmi e mentre lo facevo ho cercato di lasciarmi andare – si sono una troia voglio il tuo cazzo voglio succhiarlo – lui si è ulteriormente avvicinato e tenendomi la testa sfregava i genitali sul mio viso , fino a che mi sono abbassato un po’ e ho cominciato a leccargli le palle , con la lingua senza smettere sono risalito piano fino alla cappella , intanto lui mugolava e continuava a insultarmi , cosa che mi eccitava ancora di più , mentre mi ciucciavo la cappella per poi provare a mandarla fino in fondo alla gola , godevo come un porco e dovevo stare attento a toccarmi perché ero talmente eccitato che rischiavo di sborrare solo sfiorarmi il glande.
Anche lui stava godendo mi teneva la testa e mi diceva – mm si dai fatti scopare in bocca porco quanti pompini hai fatto sei esperto come una puttana da strada – io mugolavo e sospiravo, a un certo punto mi ha fatto sdraiare sulla schiena con due cuscini sotto la testa , messosi di fianco a me mi ordinato di continuare a spompinarlo come una puttana , intanto lui con una mano si teneva il cazzo e con l’altra mi accarezzava le palle fino solleticarmi il culo, prima è entrato con un dito poi piano piano con due , stavo godendo da matti addirittura mi sembrava di dover venire senza toccarmi , lui si segava nella mia bocca e mi diceva – adesso ti riempio di sborra troia tira fuori la lingua voglio sborrarti in faccia e addosso porco – così dicendo ha aumentato i movimenti sia della mano , sia delle dita nel mio culo , finché mi ha sborrato un po’ in bocca e poi continuando menarselo in faccia e sul petto .
Come ho sentito il liquido caldo in bocca e sul corpo ho sborrato anch’io con le sue due dita nel culo e ho continuato a sborrare e a godere ancora menandomi il cazzo . Non so quanto sono rimasto sdraiato senza forze , comunque ad un certo punto ho sentito che diceva – ciao bel porcone è chiaro che questo rimarrà un segreto fra noi due e che ci rivedremo perché hai bisogno che qualcuno ti tratti così giusto ? – senza aspettare risposta ha chiuso la porta e mi ha lasciato lì pieno di sborra ( la sua e la mia )di interrogativi , a che punto mi ero spinto per godere e di sensi di colpa verso la mia famiglia.
Questo racconto nasce dalla mia fantasia , qualche idea per una seconda parte ce l’ho però magari avere qualche consiglio da esperti lettori mi farebbe piacere . Saluti e grazie !!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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